Arredare una casa o una singola stanza significa mettere sé stessi e le proprie passioni nella scelta degli arredi, dai mobili alla tappezzeria fino all’oggettistica. Ma oltre all’estetica, bisogna considerare anche la funzionalità, soprattutto in relazione al mobilio destinato a un certo uso, come ad esempio le poltrone letto. In questo caso infatti l’estetica, certamente importante, deve lasciare lo spazio soprattutto alla praticità, in quanto si tratta di una seduta che si trasformerà in un letto e che quindi richiederà spazio e soprattutto comodità per chi andrà ad utilizzarlo.
Le caratteristiche principali della poltrona letto
Il primissimo letto pieghevole compare nei primi anni del XIX secolo, anche se i primi modelli più moderni arrivano nella prima parte del ‘900. La paternità di questa tipologia di poltrona è comunemente attribuita a Bernard Castro, partito dall’Italia verso gli U.S.A. dopo la Grande Guerra: divenne abile tappezziere e , dopo aver visitato il Metropolitan Museum of Art, trova ispirazione per progettare la prima poltrona letto, non prima di aver fondato nel 1931 la Castro Convertibles.
La poltrona letto è generalmente scelta per una camera degli ospiti oppure per chi ha una casa molto piccola, ma necessita di un posto letto in più: in ogni caso, per scegliere il modello giusto, è necessario tenere conto di fattori come il materasso, il sistema di apertura, lo spazio a disposizione e il tessuto, con un occhio certamente anche allo stile, così da avere in casa una poltrona letto bella e funzionale.
La caratteristica principale di una poltrona letto è il meccanismo di apertura e di chiusura, generalmente intuitivo e facile da attivare, grazie al quale questa seduta si trasformerà in un letto. Lo schienale è tendenzialmente rigido, seppure imbottito per rendere gradevole la seduta: la maggior parte dei modelli hanno due braccioli, mentre altri possono montare anche un tavolino tipo mensola che funge da pratico comodino.
Come scegliere la giusta poltrona letto
Prima di acquistare una poltrona letto, è importante prendere bene le misure dello spazio disponibile, sia da chiusa che da aperta soprattutto, in modo da non avere sorprese, a meno che l’uso previsto non è saltuario e quindi l’idea è quella di trovare uno spazio sul momento. La poltrona letto è tendenzialmente adatta al riposo di una persona singola, arrivando al massimo a dimensioni tali da avere poi un letto da 1 piazza e mezza: in tutti gli altri casi si parla di divani letto che richiedono ancora più spazio.
Il materasso è un fattore determinante, perché dalla sua qualità dipenderà il riposo di chi utilizzerà la poltrona letto: un’altezza di 13 cm andrà bene solamente se l’utilizzo previsto sarà occasionale e sporadico. In tutti gli altri casi si consiglia di scegliere poltrone che possono montare materassi con un’altezza anche di 25 cm.
Per quanto riguarda il materiale, le opzioni principali sono, oltre alle più classiche molle impacchettate o tradizionali, il memory foam e il poliuretano espanso. Il primo rappresenta il massimo del comfort in quanto si adatta alle forme e al calore del corpo, distribuendo alla perfezione il peso: i punti di pressione si riducono quindi, a beneficio della salute e di un sonno di qualità.
Molto versatile si rivela il materasso in poliuretano espanso, un materiale assai resistente e duraturo nel tempo che mantiene in maniera ottimale la forma nonostante gli utilizzi. Nonostante sia leggero, offre un ottimo sostegno al peso ed è anche facile da stendere, fattore da non trascurare in relazione alla poltrona letto.
Rete, meccanismo di apertura e rivestimento per una poltrona letto perfetta
Anche la poltrona letto deve avere la rete giusta per sostenere il materasso: quella elettrosaldata è in sostanza una rete metallica molto elastica ma poco flettente e, tramite delle molle, è fissata al resto del telaio della poltrona letto. L’alternativa è costituita dalle doghe in legno di faggio, il massimo della qualità e del comfort, essendo ergonomiche, durevoli ed estremamente elastiche.
Un altro elemento fondamentale nella scelta della migliore poltrona letto è il meccanismo di apertura, da attivare ovviamente dopo aver rimosso i vari cuscini che la ricoprono. La versione più classica prevede lo scorrimento frontale attraverso la seduta: si richiude in 3 parti e necessita di un materasso sottile. Ci sono poi i meccanismi a fisarmonica, a cassetto (con il materasso che si trova letteralmente all’interno della seduta) e a libro con tanto di
basculamento dello schienale.
Anche il rivestimento ha la sua importanza e in commercio la scelta è davvero ampia: si trovano poltrone in cotone, lino o microfibra, una scelta questa che risponde alle esigenze di estrema resistenza e comodità, essendo anche idrorepellente e antimacchia. Ci sono poi le poltrone in ecopelle, un rivestimento facile da pulire e che richiede meno manutenzione, nonostante probabilmente sia meno duraturo della pelle vera. Quest’ultima richiede più attenzione nella cura, per evitare macchie e fessurazioni, ma la sensazione olfattiva e tattile che regala la pelle vera rende la poltrona letto un quid nell’arredo di qualunque ambiente e di qualsiasi stile.